podcast e mestruazioni

podcast e mestruazioni

eva in rosso

– Beato te che sei maschio! –

Quante volte me lo sono sentito dire. Anche ora me lo sento dire qualche volta ma il clou di questa frase era nell’età compresa tra i 13 e i 18 anni, ovviamente dalle mie coetanee.
Quando me la dicevano il mio primo pensiero era sempre “si, hai proprio ragione, sono proprio fortunato ad essere maschio”. Una consapevolezza che col tempo è diventata sempre più forte e vivida, di pari passo con la conoscenza di questioni come il gender gap, la discriminazione e la violenza di genere, l’obiezione di coscienza. Argomenti di cui Lettera Femmina, dal punto di vista cronologico, è stato ultimo veicolo di cognizione.

All’epoca, però, il mio pensiero andava soprattutto al fatto che le femmine sanguinassero per alcuni giorni ogni mese. Non mi ricordo quando ho scoperto questa cosa ma mi ricordo che pensavo “che gran rottura dev’essere”.
Mi ricordo bene anche che dai 13 fino ad ora la parola “mestruazioni”, detta in contesti socio-partecipati, l’avrò sentita pochissime volte in confronto a tutte le sue perifrasi. Una mia amica usava l’acronimo CEF, Cose Esclusivamente Femminili, una categoria che però per me era troppo generale per racchiudere solo il mestruo.

Così quando ho scoperto l’esistenza di un podcast esclusivamente dedicato alle mestruazioni, grazie ad una compagnia di feroci audiofili, mi ci sono fiondato, consapevole che avrei avuto molto da imparare. Difatti non mi sono sbagliato.

eva in rosso podcast e mestruazioni

 

Il podcast in questione si chiama Eva in Rosso, il podcast sul ciclo mestruale e, come anticipato già dal titolo, parla del mestruo e di tutto ciò che gli è attorno dal punto di vista anatomico, psicologico, culturale e sociale. Un racconto che vuole rompere il tabù che ancora oggi imperversa nei confronti dell’argomento, il fastidio che esso provoca, l’imbarazzo che esso equamente distribuisce alle persone che ne sentono parlare in una stanza, qualsiasi esso sia il loro genere e il loro sesso.

Ideato da Valentina Lucia Fontana, fashion designer freelance, ogni puntata di Eva in Rosso racconta di un argomento che fa parte della sfera semantica del ciclo mestruale: le prime mestruazioni e l’impatto psicologico, la gestione del dolore, dell’igiene e della sindrome premestruale, i cruciverba linguistici con cui si evita di parlarne apertamente, la questione del sesso durante quei giorni, il problema dell’endometriosi e tanti altri temi ancora.

Il tutto viene raccontato all’interno del podcast da due voci principali. La prima è quella di Alessandra Giglio, la quale scrive e interpreta racconti originali aderenti alla puntata, storie in chiave tragicomica che vanno a sottolineare le contraddizioni sociali e culturali a cui una persona col ciclo mestruale va incontro almeno un paio di volte nella vita. Ad esempio l’utilizzo delle parole tabù nella terza puntata, in cui i partner devono far indovinare la parola (che si scoprirà essere mestruazioni) tramite l’utilizzo di espedienti narrativi e frasi che ricalcano tutte le perifrasi di solito usate per evitare di parlare apertamente di ciclo mestruale. Oppure il racconto nella seconda puntata in cui per ogni citazione circa la sopportazione, l’accoglienza e la gestione del dolore (citazioni ovviamente di famose figure maschili) c’è una reazione uguale e contraria di Alessandra a blastare quella citazione.

La seconda voce è quella della psicoterapeuta Sonia Castelli, la quale gestisce l’approfondimento tecnico-psicologico del tema in questione e, successivamente, intervista l’espertə di turno sull’argomento.

A fare da collante e a rendere il podcast corale ci sono le testimonianze dirette di persone che raccontano le loro esperienze e le loro sensazioni sull’argomento. Interventi che sono spalmati coerentemente all’interno della puntata e che vanno a rendere tutto più vero e tangibile.

Le puntate sono nove e hanno una durata media di mezz’ora circa. Il format è molto fedele a sé stesso e fidelizzante verso l’ascoltatore in quanto propone sempre una struttura a trittico: il racconto originale, l’approfondimento psicologico, l’intervista.
Una tripletta che funziona: nella prima parte il racconto riesce a divertire, a sdrammatizzare e, allo stesso tempo, a far riflettere su quanto certe situazioni e circostanze della vita reale siano assurde, figlie di un retaggio che ormai dovrebbe essere desueto; nella seconda e nella terza parte l’argomento viene affrontato in maniera più tecnica e seriosa ma sempre in veste informale, riuscendo a fornire risposte e informazioni circa ciò su cui avevamo prima riflettuto ma anche suscitando nuove domande e consapevolezze.
Il podcast, dunque, nella sua chiave triadica assolve completamente al suo obiettivo ossia quello di fare informazione libera e appassionata sul tema delle mestruazioni. Riesce a farlo proprio grazie al suo mix di umorismo e autorevolezza nonché grazie al lavoro di raccolta sulle testimonianze dirette.

Il tutto è accompagnato da poca musica e un sound-design semplice e coerente che partecipa attivamente alla parte del racconto originale e dà spazio di libertà alle due parti dedicate all’approfondimento.
La sigla è a cura di Laf e Kimerica. Il montaggio e il supporto tecnico sono di Ottavio Tonti (anche voce maschile in alcune puntate) e Valentina Lucia Fontana.

Eva in Rosso, dunque, è un podcast che consiglio fortemente a tutti, senza distinzione di sesso e genere. Oltre che ad essere un prodotto piacevole all’ascolto gli argomenti trattati sono non solo interessanti ma anche utili e necessari. Essi, infatti, aiutano a comprendere cose di cui forse non abbiamo mai sentito parlare o solo in parte, cose che nel 2022 sono ancora inspiegabilmente tabù.

Potete ascoltare Eva in Rosso, il podcast sul ciclo mestruale su tutte le piattaforme digitali di streaming audio e podcast.

Potete ascoltare Eva in Rosso, il podcast sul ciclo mestruale su tutte le piattaforme digitali di streaming audio e podcast.