fake podcast, rogan e jobs

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Joe Rogan intervista steve jobs

Dopo il fenomeno del DeepFake, la tecnica digitale per cui una faccia può essere messa sul corpo di qualsiasi essere umano, ora è arrivato anche il fenomeno del Fake Podcast. E a inaugurarla è una podstar che, a quanto sembra, di fake se ne intende.

Joe Rogan, podcaster di fama mondiale, ha intervistato Steve Jobs nel suo nuovo podcast. Si, non ho scritto male. Proprio il deceduto Steve Jobs. Non a caso la nuova piattaforma di Rogan si chiama Podcast.AI, dove AI sta per intelligenza artificiale. In pratica Rogan ha parlato per venti minuti con un bot intelligente che, riprendendo le interviste e i discorsi pubblici dell’ex patron di Apple, ha clonato la sua voce e la sua personalità. Una sintesi vocale che, ad oggi, appare chiaramente falsa ma che sicuramente verrà perfezionata e resa molto più verosimile.
Con questo strumento si potrebbero ascoltare conversazioni fantastiche tra personaggi di epoche e luoghi diversi che mai in vita avrebbero potuto incontrarsi e dialogare.

fake podcast rogan e jobs

Una tecnica che sul piano teorico ha una potenzialità incredibile ed affascinante. Tuttavia la scelta di far “rivivere” un personaggio morto, seppur non propriamente originale, è almeno discutibile. Questo ancor di più in ambito audio e podcast, un ambito in cui la credibilità e la percezione di onesta sono dei tasselli fondamentali. E se il bot intelligente, ricreando una personalità da tutta una serie di prove digitali esistenti, può usare frasi che la persona in vita aveva precedentemente usato, dall’altra può fare affermazioni che presumibilmente quella persona avrebbe potuto dire ma che, in realtà, non ha fatto.
Cosa può creare questo? Una nuova serie di problemi legati all’alterazione della realtà tramite disinformazione e introduzione di falsi storici.

Ovviamente, come per la tecnologia in generale e da decenni, tutto sta a come essa viene utilizzata. E se da grandi poteri derivano grande responsabilità il fatto che sia stato proprio Joe Rogan a inaugurare questo fenomeno rende la questione etica ancora più controversa. Podcaster con un contratto multi-milionario con Spotify, Rogan è alquanto tendente alla diffusione e spettacolarizzazione di disinformazione.
Insomma, con questi presupposti non c’è da dormire sonni tranquilli, almeno metaforicamente. Per ora.

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appena sfornati

  • Raiplay Sound ha pubblicato un nuovo lavoro originale dal titolo Lo stato parallelo. Prodotto da Frame – Festival della Comunicazione il podcast ripercorre anni bui della storia politica, editoriale e finanziaria italiana, gli anni della loggia massonica P2. A farlo c’è l’ex giudice istruttore Gherardo Colombo che, insieme a Giuliano Turone, ha vissuto in prima persona quegli anni, toccandoli con mano e essendone protagonista dalla parte della legge.
    Il podcast è disponibile in esclusiva su Raiplay Sound.

  • Piano P, in collaborazione con Novi, ha pubblicato un nuovo podcast dal titolo Una Storia Dolcissima. A tema culinario, il podcast è un vero e proprio viaggio nella storia del cacao. Si parte dalla civiltà mesoamericane che lo hanno coltivato e mangiato per primi fino ad arrivare al cioccolato di oggi, lavorato e innovato dai grandi maestri cioccolatieri italiani.
    Il podcast, condotto da Eugenio Signoroni, è disponibile su tutte le piattaforme.

  • Rockol, conosciutissima rivista musicale online, ha pubblicato il suo secondo podcast. Si chiama Rockol Talks e a cadenza settimanale dara voice ai grandi protagonisti della musica italiana. Ci saranno ospiti come Manuel Agnelli, Brunori SAS, Claudio Cecchetto e tanti altri.

    Il podcast è disponibile su tutte le piattaforme.

  • È uscito L’arte con chi ne fa parte, un nuovo progetto multicanale di Abbonamento Musei in collaborazione con la Rete dell’800 Lombardo e la Regione Lombardia. Il podcast si configura come una guida per gli utenti dei musei. A guidare, però, ci saranno i primi fondatori dei musei e collezionisti di opere, tornati in vita graficamente all’interno dei musei e sonoramente attraverso i podcast.
    Il podcast è disponibile su tutte le piattaforme.

i top 40 più influenti del podcast

Clara Chan, giornalista di The Hollywood Reporter, ha esaminato l’attuale panorama del mondo podcast, un mezzo che, si prevede, andrà a generare un fatturato di circa 4 miliardi di dollari entro il 2024.
Il suo impatto e il suo potenziale sono importanti e questo, secondo la Chan, anche grazie all’influenza e alla portata di alcune personalità che fanno parte di questo settore e lo trainano verso il successo.
In un articolo del THR, dunque, Chan ha raccolto le 40 persone più importanti che fanno parte di questo gruppo.

Tra i talenti creativi troviamo gente come Will Arnett, Sean Hayes e Jason Bateman, autori di Smartless, un podcast comico e irriverente nato in piena pandemia, poi acquistato da Amazon e Wondery per 80 milioni di dollari. Ci sono Michal Barbaro e Sabrina Tavernise del The Daily, la youtuber Emma Chamberlain, Ashley Flowers di Crime Junkie, il conduttore televisivo Conan o’Brien e l’autore di How I Built This Guy Raz. Presenti anche la podcaster più pagata di Spotify Alex Cooper, autrice di Call Her Daddy, e ovviamente il più pagato Joe Rogan.
Tra gli executives troviamo i direttivi di alcune delle società più importanti e influenti: ACAST, Audible, Audioboom, IHeart, SiriusXM, Spotify e altre.
Trovate qui l’articolo completo.

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news dal mondo podcast

  • SPOTIFY TAGLIA E CANCELLA

    A quanto pare Spotify, per far fronte ai tagli degli investimenti, sta seguendo l’esempio di piattaforme come Netflix e Twitter decidendo di licenziare alcuni dipendenti e cancellare almeno 11 programmi originali.
    Sul fronte dei licenziamenti non abbiamo nomi e numeri ma su quello cancellazioni sappiamo che quelle di Gimlet e Parcast saranno le produzioni più colpite. Podcast come Crime Show, How to Save a Planet e Mythology (a cui io sono molto affezionato) verranno fatti fuori.
    Una scelta di Spotify curiosa ma non troppo. Il taglio dei costi, infatti, con questa mossa va a toccare produzioni che magari ormai non generavano più un audience importante. Le produzioni originali di Spotify in questo momento sono più di 500 e questi tagli permetteranno alla società di concentrarsi su ciò che funziona e migliorare la qualità dell’offerta. Oltre che risparmiare.

  • IL PODCAST DI THE RINGS OF POWER

    Con la fine della serie più attesa degli ultimi anni The Rings of Power, è arrivato anche il podcast ufficiale dedicato. Si chiama The Official The Lord of the Rings: The Rings of Power Podcast ed è disponibile gratuitamente su Amazon Music dal 14 ottobre, proprio il giorno in cui è stato lanciato il finale di stagione su Prime.
    Il podcast è condotto da Felicia Day ed andrà a sintetizzare ed analizzare le puntate della serie, andando anche a scovare easter eggs e ad analizzare dettagli e scenari. Ci saranno anche delle interviste con gli attori e le attrici della serie e con altre figure della produzione.

  • ADNAN SYED INNOCENTE

    Qualche numero fa di In Ascolto avevamo parlato della vicenda di Adnan Syed raccontata dal podcast di culto Serial. Syed era stato rilasciato dopo 23 anni di carcere tramite l’annullamento della condanna, in attesa di una decisione ufficiale e finale da parte dei pubblici ministeri.
    Qualche giorno fa, finalmente, la decisione è stata presa: le accuse sono state tutte ritirate. Adnan Syed ora è un uomo libero e ha perso 23 anni di vita da uomo libero per un reato che non ha commesso.
    Una svolta che va a scrivere un nuovo capitolo del podcast Serial e che, sicuramente, non mancherà di far discutere sullo stato di salute della giustizia americana.  

  • LO STATO DI SALUTE FEMMINILE NEL MONDO PODCAST

    Vois.fm ha lanciato un questionario per indagare il mondo del femminile all’interno del panorama podcast italiano. In collaborazione con WomenX Impact, la survey nasce dal desiderio di analizzare e proporre azioni concrete fa potrebbero risolvere il gap di genere presente anche nel mondo podcast. Difatti, guardando le principali classifiche delle piattaforme streaming, solo 1 podcast su 4 ha una voce femminile.
    La survey, disponibile qui, è gratuita ed è stata creata in collaborazione con WomenX Impact e con la consulenza tecnica di TLON.

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