podcast regionali e audio pubblico

podcast regionali e audio pubblico

enti regionali e podcast

I podcast stanno diventando sempre di più il mezzo preferito dalle istituzioni per raccontare e informare. Sempre di più, infatti, gli enti regionali utilizzano questo mezzo per dare informazioni utili, avvisi e news, che sia in modalità interna all’ente stesso ma anche esterna, quindi verso il pubblico. Un’altra utilità però, è anche quella di incentivare il turismo in modo creativo, aggiornare su cosa succede all’interno della propria zona di interesse o semplicemente raccontare ciò che di buono viene fatto all’interno della comunità.

Tra gli esempi dediti più all’informazione abbiamo i podcast della Regione Emilia-Romagna, suddiviso in varie categorie in base al tipo di news e di avvisi.
Tra quelli a metà strada tra informazione e racconto c’è quello della Regione Basilicata, La Regione in Podcast, in cui si fondono storie di piccole realtà di paese, di persone “normali” che contribuiscono a migliorare la vita della comunità con i loro progetti e i loro sogni, di eventi e di iniziative edite dalla regione e non solo.
C’è anche il recente TanteAnime, podcast della Regione Lombardia in collaborazione con Abbonamento Musei e il Ministero della Cultura. Prodotto da Chora Media, esso è dedicato al patrimonio Unesco della regione ed è un vero e proprio viaggio fra dieci dei ben 21 siti che la regione conta.

 

Tra i vari lavori, però, uno pubblicato da poco mi ha colpito particolarmente ed è 7 Vite.
La Regione Lazio ha dato vita ad un podcast che racconta la riscoperta e la rivalutazione di una serie di luoghi abbandonati e poi recuperati. Il podcast si chiama, per l’appunto 7 Vite ed è stato scritto e realizzato da studenti di un corso di formazione in podcasting tenuto da Raffaele Costantino, direttore creativo di Hypercast.

Il progetto vede la presenza di figure come Fulminacci, Davide Toffolo e Donatella Bianchi, ex presidente del WWF Italia. Il podcast, in 5 episodi a cadenza settimanale, ripercorre il percorso di recupero di vari spazi ed edifici, raccontandone le architetture e le strutture ma anche la vita culturale che gli è attorno, raccontando il patrimonio di un territorio che non ci sta a veder abbandonati dei luoghi potenzialmente vivi e vivificanti.
Il podcast è stato prodotto dai ragazzi del corso insieme al team di Hypercast ed è disponibile su tutte le piattaforme.  

appena sfornati

  • Il gruppo Hera ha promosso un nuovo podcast, sempre in collaborazione con Chora Media. Esso si chiama L’ultima goccia e affronta il tema dalla siccità generata dal climate change raccontando i punti di vista di chi vive vicino al fiume più lungo d’Italia, il Po. Durante il percorso del reportage, un percorso che ci porta letteralmente dalla sorgente alla foce, le testimonianze di chi vive tutti i giorni accanto al fiume si uniscono al contributo di esperti: Elisa Palazzi, climatologa già autrice del podcast Bello Mondo, Alberto Lasagna, direttore di Confagricoltura Pavia, e Alberto Ceccaroni, uno dei responsabili degli impianti fognari e depurativi per il gruppo Hera. L’auspicio e il compito è quello di trovare e raccontare soluzioni sostenibili per preservare il nostro bene più prezioso.
    Il podcast è stato scritto da Francesca Milano ed è disponibile su tutte le piattaforme.

  • Negli anni ’50 e ’60 era in commercio un farmaco usato come sedativo e anti-nausea, rivolto soprattutto alle donne in gravidanze. Nel ’62 esso fu tolto dal commercio dal Ministero della Salute. Nel frattempo quel farmaco aveva causato più di 10.000 morti, nonché un numero imprecisato di aborti e nascite di neonati con gravissime malformazioni neonatali.
    Si tratta del Talidomide e oggi, ha distanza di 60 anni dalla revoca dell’autorizzazione a produrlo, è uscito un podcast che ne ripercorre la storia. Si chiama Pharmakon ed è stato ideato e creato da Francesca de Ruvo, Ruggero Rollini, Andrea Tavernano e Francesca Zavino.
    Il podcast racconta di questa complessa vicenda abbastanza sconosciuta che ancora oggi non ha trovato una degna chiusura. Proprio per questo sono importanti, all’interno del podcast, le voci di chi ha vissuto il dramma di questo farmaco sulla propria pelle e non ha ancora avuto giustizia.
    Il sound design è di Emiliano Frediani.
    Il podcast è disponibile su tutte le piattaforme.

  • Non “fare ciò che si ama” bensì “amare ciò che si fa”. Questo è il mantra di Raffaele Gaito, autore, blogger, growth coach e ora anche podcaster. Il suo primo podcast originale Ama ciò che fai parla proprio di come, nonostante far diventare la propria passione un lavoro sia una cosa lecita, solo la passione non basta. Occorrono duro lavoro, fatica e strategia e se questa parte di lavoro non ci piace, beh, diventa molto dura. Per questo bisogna sì fare ciò che si ama ma anche, e soprattutto, riuscire ad innamorarsi di quello che si fa e di come lo si fa.
    In otto puntate Raffaele Gaito racconta otto storie di otto persone di successo che hanno messo al primo posto il percorso e poi il risultato, raccontandone le difficoltà, gli iniziali insuccessi e tutte quelle parti del processo che non si conoscono. Semplicemente perché non vengono raccontate.
    Il podcast è un’esclusiva Storytel, editing dei testi, montaggio e sound-design di Rossella Pivanti.
    Trovate qui il link per accedere a quattro settimane gratuite sulla piattaforma anziché due.

lo studio rai sull'audio pubblico

L’Ufficio Studi della Rai ha realizzato e pubblicato uno studio sul presente e il futuro dell’audio come servizio pubblico. Il libro si chiama Ecosistema Audio Suono e analizza i vari percorsi che potranno avere in futuro la radio e l’audio in generale. Partendo dai dati relativi all’Italia e non solo, da casi di studio concreti e esperienze di successo, il libro vede la collaborazione di esperti italiani e internazionali nel tentare di scoprire come ancora crescerà il consumo di prodotti audio e quali saranno le sfide per la Radio di Servizio Pubblico.
Tra i vari contributi ci sono anche quelli di Tiziano Bonini, scrittore e autore di programmi audio per Rai Radio, e Marta Perrotta, esperta di linguaggi televisivi e radiofonici.

Questo dimostra un interesse sempre maggiore della Rai per quanto riguarda il settore digitale, soprattutto dopo la “recente” apertura della piattaforma Rai Play Sound, dedicata sia ai podcast originali che ai catch-up content di Rai Radio.
Il volume è disponibile sugli store digitali.

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news dal mondo podcast

  • In arrivo un podcast dedicato ad House of the Dragon.
    Buonissima notizia per gli amanti del mondo del fantasy, di George R.R. Martin e della saga di Game of Thrones: in arrivo il podcast dedicato al prequel House of the Dragon.
    Dal 21 agosto sarà disponibile su HBO Max la serie TV dedicata alla casa Targaryen e ambientata 200 anni prima degli eventi della serie madre. Dal 3 agosto, settimanalmente, ci sarà anche il podcast ufficiale dedicato, in cui ci saranno analisi delle puntate, anticipazioni, teorie e interviste ai protagonisti della serie. Il podcast sarà condotto da Jason Concepcion e Greta Johnsen ed è un prodotto HBO Max in collaborazione con IHeartMedia.

  • Pushkin Industries acquisisce Transmitter Media.
    Nel 2017 nasce la company indipendente di podcast Transmitter Media, votata alla creatività e all’inclusività, fondata da Gretta Cohn e con una maggioranza di personale orgogliosamente femminile. Nel 2018 vede la luce Pushkin Industries, un’altra podcast company co-fondata da Malcolm Gladwell e Jacob Weisberg, sempre indipendente e sempre con uno sguardo volto all’artigianato e all’inventiva.
    Ora le due case di produzione si uniranno, non solo nella condivisione dei valori ma anche dal punto di vista materiale: Pushkin, infatti, ha intenzione di acquisire Transmitter. I termini dell’accordo non sono stati resi noti ma si suppone che per Pushkin sarà un vantaggio in termini di personale e di spinta creativa, così come per Transmitter sarà quello di entrare a far parte di un’azienda più grande e meglio piazzata mercato.

  • Michele Hunziker e la sua esperienza in una setta.
    Una notizia che ha più un sapore di gossip ma ehi, per chi è “appassionato” di misticismo e occulto potrebbe essere una notizia vera.
    J-AX nell’ultima puntata rilasciata del podcast Non aprite quella podcast, originale Spotify, parla di sette e di gruppi occulti. Lo fa con un ospite d’eccezione, una persona che ha vissuto sulla propria pelle l’incubo di essere preda di una setta: la conduttrice TV Michelle Hunziker. Per ben cinque anni, infatti, la showgirl ha fatto parte di una setta che l’ha gradualmente allontanata dai suoi affetti più cari, facendola entrare in un vortice di depressione e negatività. Una storia che la Hunziker ha raccontato solo a 10 anni di distanza dopo la fine dell’incubo e che, ora, racconta ai microfoni con J-AX.
    Personalmente non amo particolarmente Non aprite quella podcast (proprio perché mi piacciono le storie di misticismo e occulto raccontate in un certo modo) ma la testimonianza di una persona che ha vissuto certe situazioni così da vicino potrebbe meritare un ascolto.

In Ascolto torna la prossima settimana con altre notizie e novita dal Mondo Podcast.
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